Il 6 maggio 2024 abbiamo partecipato alla giornata di studi Tecnologie digitali come risorse per i musei alla Casa delle tecnologie emergenti di Roma Capitale, organizzata dai Musei Civici di Roma e dall’Assessorato alle politiche della sicurezza, attività produttive e pari opportunità. Il progetto è di Ilaria Miarelli Mariani, direttore dei Musei Civici della Soprintendenza Capitolina, Federica Maria Papi dei Musei Capitolini, Chiara Smeraldi, studentessa di Storia dell’arte alla Sapienza di Roma e collaboratrice presso i Musei Capitolini.
Siamo stati presenti nella sessione mattutina, aperta dall’intervento del prof. José Maria Luzón Nogué, della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid, con il progetto di digitalizzazione delle collezioni dell’Accademia, e da Maria Giulia Rinaldi, dottoranda Sapienza, sulla piattaforma Zenodo e gli identificatori universali applicati alla categorizzazione delle ricerche (ISBN, DOI, ecc.).
A questo link il programma e i relatori.
Tra i tanti interventi ricordiamo quello di Ludovico Solima, docente di economia all’Università Luigi Vanvitelli ed esperto di marketing dei musei, che ha parlato delle strategie digitali dei musei italiani e internazionali, e di Fabio Viola, imprenditore nel settore della gamification per i beni culturali, che ha ricordato come il raggio di azione dei musei si stia allargando sempre di più all’online, mentre gli spettatori si trasformano in spettAttori e spettAutori.
Il nostro intervento ha inteso presentare il blog come strumento di studio e tecnologia per la condivisione di contenuti. L’esempio portato è quello di Musei da manuale, lezioni multimediali online nate da un’idea di Antonella Sbrilli, docente di Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza di Roma e co-autrice di questo blog.
Musei da manuale nasce come una proposta: si può affrontare un argomento storico artistico aggregando le migliori risorse presenti online? Nella grande offerta di materiali web per la storia dell’arte, quelli prodotti da musei, istituzioni culturali, archivi, società specializzate hanno preso gradualmente piede nella ricerca e nella didattica come materiali ‘certificati’: garantiti nella scientificità e integrità dei contenuti, nella qualità delle fonti, delle informazioni, degli apparati iconografici e con una navigazione sicura, senza interruzioni indesiderate.
Storici dell’arte, studiosi, docenti, formatori trascorrono molto tempo a cercare e visionare il materiale esistente in rete, ma durante il lockdown per pandemia da Covid-19, non essendo possibile accedere a biblioteche e librerie fisiche, le risorse online hanno mostrato tutta la loro importanza. Così sono nate le lezioni multimediali del corso di Storia dell’arte contemporanea, dal Neoclassicismo al contemporaneo, con alcune lezioni per le scuole secondarie superiori.
Non mancano alcune criticità, discusse in chiusura. Brevemente le elenchiamo di seguito: la necessità di maggiore alfabetizzazione digitale a tutte le età, per una navigazione consapevole delle risorse web; la capacità di riconoscere informazioni errate e informazioni false (media literacy); le sfide poste dallo sviluppo delle IA; le licenze d’uso dei testi, delle immagini e dei video; e infine, ma non poco importante, l’instabilità dei link, per cui sarebbe necessario implementare buone prassi per la creazione di permalink (collegamenti permanenti di lunga durata).
La giornata è proseguita il pomeriggio. Di seguito il programma dettagliato: