Gli abbiamo rivolto alcune domande dopo lo Steam Day del 18 marzo 2019.
Il sito ufficiale invece sarà http://www.eurosteamproject.
Due > Tu hai una formazione umanistica e lavori da molti anni nel campo dell’informatica. Come ti sembra sia cambiato negli anni il dialogo fra queste due aree di competenza?
È un po’ difficile rispondere in maniera netta perché sia l’informatica sia le discipline umanistiche sono due identità che hanno diversi livelli di lettura. Istintivamente ti risponderei dicendo che il dialogo non è cambiato di molto, sono due aree complementari che si completano. La prima, l’informatica, permette la creazione di un bellissimo ed efficiente contenitore, le scienze umane si impegnano a riempirlo di contenuti validi, mi rendo conto però che si tratta di una terribile riduzione e semplificazione. L’informatica, presa nella sua definizione più generalista, è un’appendice di noi stessi, significa quindi che è molto più vicina agli esseri umani di quanto noi possiamo istintivamente immaginare. Prova a considerare il lavoro necessario nello sviluppo di un software di AI o banalmente ad una tecnologia di inserzioni pubblicitarie come Google Adwords, non sono soltanto le righe di codice a renderla efficace ma gli studi sulla percezione del colore, studi di semiotica (adwords pone le inserzioni in base al contesto in cui è inserito), la capacità di archiviazione e catalogazione sviluppata da archivisti e bibliotecari. In generale un algoritmo senza filosofia genera macchine stupide e le macchine stupide sono molto pericolose. Invito chi volesse intraprendere un percorso ancora più intricato tra informatica e arte ad avvicinarsi a tutto il movimento di sviluppatori che si dedica a quello che viene definito come “creative coding” (arte generativa, interaction design, intelligenze artificali), è davvero molto affascinante e scoprirete come la poesia possa nascere anche dietro le linee di codice.
Ricordo poi a chi dice che con le discipline umanistiche si è fuori dal mondo del lavoro che il CEO di Youtube è laureato in Storia e letteratura, che il fondatore di Alibaba è laureato in Letteratura inglese e che il fondatore di Airbnb è laureato in Arte e potrei continuare con un lungo e noioso elenco di importanti figure in ambito IT che hanno un solido background in discipline umanistiche. Credo che mai come in questo momento ci sia bisogno di un pensiero critico che possa analizzare e risolvere problemi oltre la lineare causalità.