Fino all’11 novembre 2018, nella città belga di Kortrijk si svolge Play, un festival, una kermesse, un evento diffuso in tutta la cittadina, che presenta – al chiuso e all’aperto – davvero tante opere che invitano al gioco. Curato da Hilde Teerlinck (CEO Han Nefkens Foundation, Barcellona) e da Patrick Ronse (direttore di Be-part, Platform for contemporary Art, Waregem), Play intercetta un tema che si rivela sempre più centrale nell’arte contemporanea: il gioco, come forma di arte relazionale, coinvolgente, partecipativa, interattiva, multimediale, effimera.
Nel 2017, a Roma, al Chiostro del Bramante, migliaia di visitatori hanno visitato la mostra Enjoy, esplorando – come fossero i padiglioni di un grande parco giochi – gli ambienti creati dagli artisti: uno di loro, Martin Creed è presente anche a Kortrijk con i suoi palloncini colorati.
Anche nella cittadina belga, le opere si presentano come ambienti e situazioni in cui entrare, agire, stare al gioco, un gioco che non pertiene al “game” con regole fisse, ma al “play”, al divertimento, all’ingresso in un sistema di interazione che si evolve.
Per spiegare il concept del festival, i curatori fanno riferimento prima di tutto a Johan Huizinga (1872-1945), storico dell’arte olandese, autore di Homo ludens (1938), studio fondativo sull’importanza del gioco nell’evoluzione della cultura. A questo precoce approccio, sarebbero seguite negli anni Cinquanta le analisi di Gregory Bateson (Una teoria del gioco e della fantasia; “Questo è un gioco”) e il libro-sistema di Roger Caillois (I giochi e gli uomini), con le sue citatissime categorie dell’agon, dell’alea, dell’ilynx e della mimicry .
Competizione e fortuna, disorientamento e simulazione si ritrovano in ordine sparso in tante opere presenti a Play, con in più l’elemento del paradosso, dell’anomalia creativa, e l’imprevedibilità della reazione dei visitatori. Saltare, andare in bicicletta, rotolare su uno scivolo d’erba, giocare in un campo di calcio surreale, entrare in un casino simulato e così via per 40 invenzioni: nel sito di Play si possono incontrare in anteprima tutte le attrazioni del Festival e i suoi protagonisti.
Gli artisti coinvolti nel Festival Play: Carlos Amorales / Polly Apfelbaum / Guillaume Bijl / Marc Bijl / Pierre Bismuth / Stefan Brüggemann / David Claerbout / Leo Copers / Martin Creed / Barbara Davi / Erin Davis /Wim Delvoye / Hans-Peter Feldmann / Peter Friedl / Meschac Gaba / Piero Golia /Douglas Gordon and Philippe Parreno / Jeppe Hein / Carsten Höller / Fabrice Hyber /Christian Jankowski / Bernard Joisten/ Lang/Baumann / MAP13 / Anna Marín / Paul McCarthy / Dane Mitchell / Priscilla Monge / Navid Nuur / Erkan Özgen / Paola Pivi / Tere Recarens / Pipilotti Rist / Jennifer Rubell / Markus Sixay / Gavin Turk / Frederik Van Simaey / Heidi Voet / Lawrence Weiner / Erwin Wurm.