Come si legge nell’Archivio storico della Biennale, “L’Esposizione internazionale d’arte del 1980presentò diverse mostre, tra le quali una curata da Jean Leymarie dedicata a Balthus (Balthasar Klossowsky de Rola) nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, e un’altra allestita da Jiri Kotalik a Ca’ Pesaro (L’arte moderna cecoslovacca nei musei di Praga).
Achille Bonito Oliva e Harald Szeemann idearono Aperto ’80, allestita negli ex Magazzini del Sale a Dorsoduro. Questa nuova iniziativa si presentò come una speciale sezione per i giovani artisti e fu ripetuta in molte edizioni successive. Proprio in questa sezione fecero la loro apparizione alla Biennale i cinque protagonisti della cosiddetta Transavanguardia, teorizzata dallo stesso Bonito Oliva: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Tra le mostre personali, invece, attirò l’attenzione il padiglione polacco dedicato alla scultrice Magdalena Abakanowicz”.
Per una presentazione della Transavanguardia, illustrata da immagini dei suoi protagonisti, si veda l’articolo di Stefano Chiodi, Transavanguardia.