⌊Attività obbligatoria⌉
“Perdita drammatica e sofferente dell’io nella constatazione dell’impotenza della ragione sulla realtà, o pace contemplativa in tale perdita, acquisita come liberazione, attraverso tecniche derivate da culture primitive o dell’Estremo Oriente, rifiuto della forma, dello stile, di un linguaggio selezionato dal privilegio di una tradizione ormai morta, ma anche da un’avanguardia connotata dall’ottimismo di una concezione illuministica: queste caratteristiche, spesso contraddittorie, appartengono genericamente all’informale sia come esso si è manifestato in Europa, sia come, con altre etichette, è esploso negli Stati Uniti”, scrive la storia dell’arte Marisa Volpi nel suo saggio sull’Informale (vedi Letture in rete), sottolineando la consueta difficoltà a rinchiudere in etichette e definizioni le tendenze artistiche.
Sulla piattaforma Moodle Sapienza, studenti e studentesse trovano un’attività che invita a esprimersi liberamente e in modo anonimo – senza vincoli nozionistici – sul come il termine “informale” sia pertinente alla descrizione di ciascuna delle immagini proposte.