Gaetano Previati, La danza delle ore, 1899, olio e tempera su tela, Milano, Gallerie d’Italia
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Cerchio
“Dodici figure femminili raffiguranti le Ore e personificanti nella mitologia le stagioni, danzano fra il sole e la terra in uno spazio cosmico inondato di luce, descrivendo un cerchio che allude al continuo e infinito susseguirsi del giorno e della notte. La danza diventa quindi l’allegoria del tempo come legge che governa la vita e nella traduzione pittorica divisionista essa allude anche all’idea di un universo percepito come pura luce e pura musica, concetto ricorrente nel simbolismo e, in particolare, nella poesia di Baudelaire e Mallarmé".
Così si legge nella scheda di questo dipinto conservato nella collezione Cariplo (Milano).
Il tema della danza delle ore, presente nella cultura decorativa dal Rinascimento, trae ispirazione "anche nel titolo, dall'omonimo e allora celebre balletto del terzo atto dell’opera “Gioconda” (1876) del compositore Amilcare Ponchielli (qui un link per l'ascolto)
Ore
La rappresentazione delle ore come fanciulle leggiadre che danzano in cerchio ha una lunga tradizione che dal Rinascimento arriva ai primi del Novecento, adattandosi ai gusti e alla committenze.
Nell'immagine di confronto si vede la decorazione della volta a cupola del così detto Salottino delle 24 ore di Villa Torlonia a Roma, decorato con la danze delle ore eseguita da Giovanni Capranesi nel 1909.
Sole
Nel 2020, una mostra al Castello Estense di Ferrara (la città natale dell'artista Previati) è stata dedicata alla sua figura "Tra Simbolismo e Futurismo".
"Sospesa come un ponte tra '800 e '900, l'opera di Previati ha avuto un ruolo fondamentale nel rinnovamento dell'arte italiana alle soglie della modernità. Il pittore ferrarese è considerato un erede della tradizione romantica, un interprete delle poetiche simboliste e, per la sensibilità visionaria e sperimentale della sua pittura divisionista, un anticipatore delle ricerche d'avanguardia futuriste".
Tutte queste caratteristiche si intravedono bene in questo dipinto, nel soggetto allegorico e cosmico, nelle linee sinuose delle figure femminili, nella stesura pittorica a filamento, che evoca il moto e la luce.
Nell'immagine di confronto, una riproduzione de Il Sole, di Pellizza da Volpedo, un quadro del 1904 conservato a Roma, Galleria nazionale d'arte moderna.