⌊Attività obbligatoria⌉
Tu m’ è il titolo di un quadro di Marcel Duchamp realizzato nel 2018 su commissione di Katherine Dreier per la sua libreria: lo trovate da
esplorare nelle Immagini dense. L’artista, che all’epoca non era più interessato alla pittura a olio, ha voluto forse alludere alla frase “Tu m’ennuies” (Tu mi annoi).
In ogni caso, Tu m’ è diventato un invito a completare la frase, aggiungendo un verbo a proprio piacimento.
Già nel titolo si rivela dunque un precoce esempio di opera che coinvolge chi la guarda, ricordiamo che Duchamp affermò “Ce sont les regardeurs qui font le tableau” / “sono gli spettatori che fanno il quadro”.
In occasione della mostra Duchamp re-made in Italy (Roma, Galleria nazionale d’arte moderna, 2013), Antonella Sbrilli e Ada De Pirro hanno completato il titolo in Tu m’inviti, invitando appunto il pubblico dell’esposizione a una sessione di scoperta delle opere dell’artista francese, che mettesse in azione i dispositivi linguistici, i paradossi logici e formali delle sue opere.
Si è trattato di un esempio di gamification, un termine che indica l’uso del gioco in contesti non ludici, in particolare in ambito educativo e museale.
Ispirandosi alle opere in mostra (ready-made, scacchiera, rebus, fogli con anagrammi ecc), le sfide proposte invitavano ad applicare alcune delle regole del gioco di Duchamp, nel contesto personale della visita alla mostra romana.
Si può visionare e sperimentare Tu m’inviti, scaricando il foglio di gioco dalla piattaforma Moodle Sapienza.
⌊Attività facoltativa⌉
E poi un gioco d’artista ispirato a Marcel Duchamp
Fra il 2004 e il 2008, Lorenzo Pizzanelli, artista fiorentino sperimentatore nel campo della multimedialità, realizzò un’opera complessa dal titolo Iconoclast Game, che si presentava sia come performance, sia come un videogioco.
Il tema era un viaggio nelle tappe più importanti della storia dell’arte occidentale, fatto con l’obiettivo di liberare i capolavori dagli stereotipi che tendono ad avvolgerli.
Per intraprendere questo percorso, chi gioca deve scegliere con quale personaggio si muoverà nel tempo, e la scelta ricade fra il grande sperimentatore Marcel Duchamp o il suo alter-ego, Rrose Sélavy.
Qui trovate l’incipit di Iconoclast Game
Qui la documentazione della performance svoltasi a Firenze nel 2004