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Il poeta, scrittore, critico Guillaume Apollinaire (Roma 1880 – Parigi 1918) ebbe un ruolo molto importante nella via culturale del primi ‘900. Sostenne i pittori fauves, fu in contatto con Marinetti, fu amico di Giorgio de Chirico (che lo ritrasse nel Ritratto premonitore) e di Savinio, fondò riviste fra cui “Les Soirèes de Paris”, scrisse degli artisti cubisti e lui si deve il termine “orfico” a proposito di pittori come Robert Delaunay, in cerca di risonanze cromatiche, luminose, liriche, mobili e musicali.
Nel 1913, Apollinaire pubblica con l’editore Eugène Figuière, nella collezione “Tous les Arts” il libro Les Peintres Cubistes. Méditations Esthétiques, in cui scrive di Picasso, Braque, Léger, Metzinger, Gleizes, Gris, Picabia, Duchamp, Duchamp-Villon, Laurencin.
La Bibliothèque Nationale de France, nella sezione Gallica, offre l’opportunità di sfogliare il manoscritto del testo:
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