Dal 26 al 30 novembre 2020, per cinque sere, si svolge Arte-19/Virus Virtual Reality Game, un festival on line che – come si legge nell’homepage – è “spettacolo, gioco, riflessione, interazione, resistenza, sperimentazione”.
Ideato dall’associazione no profit Fusolab 2.0, il progetto (che fa parte di ROMARAMA 2020), invita a partecipare a performance, workshop, incontri, muovendosi in uno spazio urbano virtuale che è anche lo scenario di un gioco ispirato all’atmosfera del lockdown: un virus ha confinato gli artisti impedendo loro di esprimersi; per liberarli e rimettere in circolo le loro attività, i giocatori sono chiamati ad arruolarsi tramite una piattaforma web dedicata.
Giulia Rustichelli ha seguito le vicende di questo esperimento di gamification e le racconta in questo articolo:
“Unisciti alla resistenza. Salva gli artisti. È questo il richiamo alle armi dell’innovativo festival online “Arte-19/Virus Virtual Reality Game”. In un mondo parallelo infettato dal virus Arte-19, gli artisti, accusati di essere il veicolo del morbo, sono stati internati. Da giocatore sei invitato a partecipare alla rivolta e, come ogni bravo rivoluzionario che si rispetti, devi mascherare la tua identità sotto un ‘nome di battaglia’ al fine di partecipare attivamente
“Arte-19/Virus Virtual Reality Game”. Artisti resistenti danno battaglia (di G. Rustichelli)
