Dal desiderio di realizzare un’opera sulla storia dell’arte che fondesse insieme una struttura narrativa accattivante, un’interazione mirata con le opere, ambienti navigabili e un risultato formativo, nel 1998 fu realizzato il prototipo di un prodotto multimediale dal titolo ArtLab. Adventure nei laboratori e nei labirinti dell’arte.
Il progetto è ispirato a un titolo tedesco dedicato alla musica classica (Opera Fatal, Eureka Klett Software, Stuttgart 1997), che si svolge in soggettiva (l’utente vede il mondo sintetico attraverso la finestra dello schermo e sceglie dove andare con il cursore) in un teatro lirico, dove il giocatore deve ritrovare lo spartito di un’inedita opera di Beethoven superando prove che riguardano una serie di conoscenze di musica classica che si possono acquisire consultando una biblioteca una discoteca. Il continuo passaggio fra il livello delle conoscenze e quello delle loro applicazioni, insieme a uno stile narrativo e a diverse trovate felici, valsero a Opera Fatal premi e apprezzamenti.
Anche in ArtLab l’ambiente in cui ci si muove è architettonico.
Non un teatro, ma un museo, completamente modellato in grafica 3D da Fernando Tornisiello, che lo ha progettato come se dovesse essere realmente costruito. Nelle sale sono sistemate, secondo criteri di affinità formale e di soggetto, le riproduzioni digitali di cento capolavori, legati al canone della storia dell’arte e ad alcuni attraversamenti di essa.
Nella sala in cui le interazioni hanno come tema la luce, si trovano opere di Caravaggio, Georges de La Tour, Wright of Derby; David, Poussin, Benjamin West popolano la sala storico-narrativa; Tiziano, Veronese, Turner, Monet sono nella sala dei pigmenti e così via.
Il plot si ispira alla tradizione dei giochi adventure. E infatti il gioco inizia con un guasto che ha danneggiato le riproduzioni delle opere in modi variegati: rendendo illeggibili le etichette dei quadri, modificando tinte e composizioni, scambiando elementi di opere lontane, inserendo iscrizioni ed elementi estranei.
Compito del giocatore è di rimettere tutto al proprio posto, agendo sia sui quadri, sia sull’ambiente circostante. Ogni interazione è pensata in rapporto al grado di comprensione che può aggiungere alla conoscenza dell’opera su cui si applica. Mentre alcune interazioni sono intuitive, risolvibili senza aiuto, molte necessitano della consultazione del laboratorio e del database di informazioni storiche, biografiche, contestuali.
Nel Laboratorio si trovano spiegazioni e simulazioni relative alle tecniche, all’ottica, alla visione, alla prospettiva. Nel database si possono consultare le schede di ogni opera, raggiungibili attraverso l’anno, la nazione d’origine, il nome dell’artista, il titolo.
Ogni scheda è pensata come un blocchetto di informazioni correlate, con link a glossari, alla collocazione reale, alla bibliografia. Non solo la struttura delle schede è formalizzata, ma anche – per quanto possibile – la disposizione dei contenuti. Aiuta nell’esplorazione anche un tutor virtuale, l’attrice Giovanna Mori ripresa in chromakey.
Una volta superate tutte le interazioni, le riproduzione digitali delle cento opere tornano a funzionare. Nella loro integrità, consentono di accedere attraverso la didascalia alle notizie nel database, mentre la loro superficie è esplorabile in cerca delle zone attive, secondo le pratiche dell’immagine densa e dell’arte così detta “arte annotata” (annotated art).
Gli utenti giocatori, alla fine del loro percorso, non solo hanno “imparato facendo” una serie i nozioni tecniche, storiche, culturali, ma sono in possesso di un titolo di consultazione (un reference) sulla storia dell’arte: un piccolo museo virtuale(da manuale!) guadagnato con la propria partecipazione al gioco.
ArtLab. Adventure nei laboratori e nei labirinti dell’arte (prototipo), concept: Valerio Eletti, Antonella Sbrilli; progetto e simulazione del museo virtuale: Fernando Tornisiello; realizzazione: Stefano Buonamico, Eugenia della Seta, Mediamed Interactive, Roma, 1999.
Il trailer è visibile al seguente indirizzo: https://youtu.be/hBWxuhpxEJo
(AS)