Tra le molteplici fonti che sono state indicate per decodificare il significato de La primavera vi sono alcuni versi delle Stanze per la giostra del magnifico Giuliano de’ Medici, scritti dal poeta Angelo Poliziano, molto attivo nella cerchia dei Medici. Il poema era dedicato al fratello di Lorenzo, Giuliano, in occasione di un torneo (giostra), organizzato poco prima che la congiura de’ Pazzi lo portasse alla morte. Per lo studioso Aby Warburg, i versi del Poliziano erano la fonte alla base dell’ispirazione sia della Primavera che della Venere, che si presentavano nella casa del committente come opere da leggere e ammirare insieme.
Nei versi da 71 a 78 si fa riferimento al giardino di Venere, dove “lieta Primavera mai non manca, ch’e suoi crin’ biondi e crespi all’aura spiega, e mille fiori in ghirlandetta lega”; Venere è la “madre delli Amori” mentre Zefiro, bagnando i prati di rugiada, “ovunque vola, veste la campagna di rose, gigli, violette fiori”. Vi sono altri riferimenti al dipinto?