⌊Attività obbligatoria⌉
Una cronologia degli avvenimenti artistici dalla metà degli anni Sessanta ai primi Settanta, all’interno del contesto intellettuale e politico, è data dalla critica d’arte Lucy Lippard, che raccoglie e organizza in una sequenza cronologica mostre, pubblicazioni, eventi, documenti che testimoniano – uno dopo l’altro – il fenomeno dell’arte concettuale. Il titolo del libro, uscito nel 1973, è una lunghissima frase che inizia con Six Years: The dematerialization of the art object from 1966 to 1972.
“Sei anni: la smaterializzazione dell’oggetto artistico dal 1966 al 1972: un libro di informazioni a riferimenti incrociati su alcuni confini estetici: consiste di una bibliografia in cui sono inseriti un testo frammentato, opere d’arte, documenti, interviste e simposi, disposti cronologicamente e focalizzati su ciò che viene definito arte concettuale o information art o idea art, con accenni ad aree dai confini non ben definiti, come minimal art, antiform, systems art, earth art, process art, in corso ora nelle Americhe, in Europa, Inghilterra, Australia e Asia (con occasionali implicazioni politiche), redatto e annotato da Lucy R. Lippard”.
Mettendo in fila gli avvenimenti, mese dopo mese – e cucendoli insieme con le sue osservazioni – l’autrice riesce ad accostare tanti fenomeni che stavano accadendo e che prendevano diversi nomi, a far emergere le affinità, i collegamenti, i riferimenti incrociati e soprattutto la tendenza alla smaterializzazione dell’opera d’arte. L’idea è la cosa più importante e “la forma in cui essa si materializza è secondaria, leggera, effimera, poco preziosa, umile e/o ‘dematerializzata'”).
Chi vuole dare uno sguardo (facoltativo) alla struttura di questo libro illuminante (anche nella sua veste editoriale), lo trova nel sito Monoskop.