⌊Attività obbligatoria⌉
Il sito dell’università degli Studi di Trieste consente di leggere il manifesto del Surrealismo del 1924, il Manifeste du Surréalisme.
Ai fini della preparazione, bisogna
sfogliare il testo, dove compaiono – fra gli altri – i nomi di Freud, de Chirico, Apollinaire, il poeta morto nel 1918 a cui Breton e Soupault si ispirarono anche per la scelta del termine Surrealismo;
e soffermarsi sulla definizione, che compare a pagina 11:
« SURRÉALISME, n.m. : Automatisme psychique pur par lequel on se propose d’exprimer, soit verbalement, soit par écrit, soit de toute autre manière, le fonctionnement réel de la pensée. Dictée de la pensée, en l’absence de tout contrôle exercé par la raison, en dehors de toute préoccupation esthétique ou morale. »
“Surrealismo, s. m. : Automatismo psichico puro col quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente, sia per iscritto, sia in qualsiasi altro modo, il funzionamento reale del pensiero. Dettato del pensiero in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di qualsiasi preoccupazione estetica e morale”“
⌊Attività facoltativa⌉
Partendo da un’osservazione di Raymond Queneau, che vide nei segni di Joan Miró una lingua da decifrare e da leggere, coniando il bellissimo termine “miroglifici“, la studiosa Tiziana Migliore ha analizzato le configurazioni grafiche e cromatiche del grande artista, in cerca di una grammatica, un dizionario, un ritmo dei segni.
A questo indirizzo si può leggere un risultato di questa importante ricerca.
⌊Attività facoltativa⌉
Un saggio che analizza l’iconografia del femminile in alcuni dei principali pittori surrealisti (M. Ernst, J. Mirò, A. Masson, P. Delvaux, H. Bellmer) e affronta le opere di alcune artiste di matrice surrealista: Giulia Ingarao, La donna surrealista, disponibile nella rivista L’indiscreto (2018)