⌊Attività obbligatoria⌉
“Il primitivismo nell’arte del XX secolo si definisce tradizionalmente come una riscoperta, come un liberarsi dalle consunte tradizioni occidentali per tornare a forme di imageries preistoriche e tribali, ‘fuori del tempo’. ⌈…⌋ Più recentemente, il primitivismo è stato descritto non come una possibile terapia contro i malesseri della moderna cultura occidentale, ma come un sintomo della sua malattia. ⌈…⌋ Vi sono elementi di verità in entrambe le valutazioni ⌈…⌋ però entrambe queste interpretazioni del primitivismo desunte dalle innovazioni di Gauguin e Picasso sono false”.
Sono le considerazioni con cui Kirk Varnedoe, nel libro in programma Una squisita indifferenza, avvia il capitolo 4, dedicato al Primitivismo e alla difficoltà di definire in maniera semplice e univoca questo termine: l’autore invita a valutare il rapporto fra la pittura del primo Novecento e le fonti extraeuropee in modo complesso, inserendole in una trama di cambiamenti, di influssi, di ricerche: “quello che Picasso trovò nell’arte primitiva non fu tanto qualcosa di totalmente nuovo o esotico, ma qualcosa che era legato ad aspetti trascurati della sua opera. La comprensione di uno stile diverso fu favorita da una rivalutazione di uno stile familiare, e viceversa”.
Studenti e studentesse del corso trovano sulla piattaforma Moodle Sapienza un applied game che consente di esprimersi in modo anonimo su questo tema, valutando una serie di immagini proposte.