⌊Attività facoltativa⌉
“Il gioco è stato, per i surrealisti, un modo di essere e una filosofia della vita”, scrive il critico e collezionista Arturo Schwarz.
Il gioco è “un’azione libera per eccellenza”; uno strumento per indagare il funzionamento del pensiero e del linguaggio, e anche, per i surrealisti riuniti intorno ad André Breton, “un’attività di gruppo”, che unisce e mette in risonanza i desideri inconsci dei componenti.
Dei tanti giochi intesi come forme di vita collettiva – dice Paolo Fabbri – il più inventivo e produttivo è quello del Cadavre exquis: un “gioco con carta piegata che consiste a far comporre una frase o un disegno da parte di parecchie persone senza che nessuna possa tener conto della collaborazione delle precedenti”. Iniziato come gioco con le parole, si espande alle immagini, disegni, fotografie, collage, intercettando le tecniche grafiche e compositive dell’arte dell’avanguardia.
Alcuni dei giochi inventati o rielaborati negli anni Venti e Trenta dai Surrealisti furono pubblicati sulle riviste “Litterature”, “La Révolution surrealiste”, “Documents”.
Un episodio: durante l’occupazione tedesca della Francia (1940-41), André Breton e altri artisti amici (Ernst, Brauner, Masson) si rifugiano a Marsiglia, zona non occupata, in attesa di partire per gli Stati Uniti.
Nel soggiorno a Marsiglia, Breton ha l’idea di realizzare il “gioco di Marsiglia” (Jeu de Marseille), che si ispira a un mazzo di carte i cui semi e valori sono modificati nello spirito spiazzante del surrealismo.
Re, Regina, Jack sono destituiti e trasformati in Genio, Sirena e Mago; i semi tradizionali subiscono anch’essi un cambiamento e diventano: Serrature (colore nero) a simboleggiare la conoscenza; Ruote con sangue (colore rosso) per la rivoluzione; Stelle (colore nero) per il sogno; Fiamme (colore rosso) per l’amore e il desiderio.
i semi diventano Fiamma, Stella nera, Ruota con sangue, Serratura a significare l’Amore, il Sogno, la Rivoluzione, la Conoscenza.
Le carte furono disegnate dal gruppo di artisti e artiste che si trovavano insieme a Marsiglia in quel periodo (Ernst, Dominguez, Brauner, Hérold, Lam, Delanglade, Masson, lo stesso Breton e la moglie Jacqueline Lamba) e dedicate a figure emblematiche dell’arte e del pensiero, secondo catene di associazioni tipiche del procedimento creativo surrealista (Baudelaire, Novalis, Freud, Alice, Hegel…).
Studenti e studentesse del corso trovano sulla piattaforma Moodle Sapienza un forum dedicato al tema del gioco nel Surrealismo.