L’archivio di Carla Lonzi alla Galleria nazionale di Roma: una mostra e un sito.

La Galleria nazionale di Roma ha ricevuto recentemente in dono da Battista Lena, musicista e compositore di fama internazionale, l’archivio della madre Carla Lonzi, critica d’arte e scrittrice di testi di grande rilievo nella cultura italiana degli anni Sessanta e Settanta, in particolare sul ruolo della critica nel mondo dell’arte contemporanea e sul femminismo.

L’archivio di Carla Lonzi è in parte esposto dal primo marzo nelle sale del museo e dà lo spunto alla mostra Io dico io – I say I (titolo tratto da un testo della studiosa) curata da Cecilia Canziani, Lara Conte e Paola Ugolini, visitabile fino al 23 maggio 2021. Un’ampia collettiva di artiste di punta del panorama italiano di allora e di oggi, da Carla Accardi, Francesca Woodman, Pippa Bacca a Elisabetta Benassi, Irma Blank, Marzia Migliora, Marinella Senatore, Daniela Comani, solo per citarne alcune. La rassegna sulla produzione artistica e sull’estetica delle donne negli ultimi sessant’anni continua l’operazione di valorizzazione delle presenze femminili in collezione, già avviata, per esempio, con il rifacimento di alcune didascalie delle opere con l’aggiunta della scritta ‘Fatto da un’artista”.

Didascalie delle opere d’arte fatte da artiste ed esposte alla Galleria nazionale

 

L’archivio di Carla Lonzi è ora consultabile online sul sito di Google Arts & Culture nella sezione Women up, grazie alla digitalizzazione di più di 16 000 documenti tra cartoline, appunti, bozze, fotografie, riproduzioni di opere d’arte. Una risorsa preziosa per tutti i lettori e gli studiosi che potranno approfondire la cultura italiana del dopoguerra anche se gli archivi e le biblioteche sono chiusi per emergenza pandemica.

Tra le carte dell’archivio in mostra si trova una cartolina di Marisa Volpi, a testimonianza del più corposo carteggio che le due studiose si sono scambiate negli anni del loro forte sodalizio personale e professionale, agli inizi delle loro carriere. Si conobbero studiando a Firenze con Roberto Longhi e firmarono insieme il primo articolo sull’arte contemporanea, il Ben Shahn apparso sulla rivista Paragone nel 1955. Il sito marisavolpi.it si affianca a questo sforzo di rendere disponibili digitalmente alcuni materiali utili per la ricostruzione della sua attività. In particolare, si segnalano nel sito gli incipit dei racconti sulla pittura scritti da Marisa Volpi dalla fine degli anni Settanta, letti dall’autrice.

 

Cartolina di Marisa Volpi a Carla Lonzi in mostra alla Galleria Nazionale di Roma

 

MSB