In questa sezione si trova – per ogni Unità didattica – una immagine esplorabile di un’opera d’arte significativa del tema trattato.
Che cosa si intende per immagine densa? una riproduzione digitale, che è stata arricchita di informazioni (testi, altre immagini, audio, brevi video) accessibili dalla superficie dell’immagine stessa con un click.
Percorrendo con gli occhi e il mouse la superficie e fermandosi dove l’immagine cambia colore – rivelando un’area attiva – si accede ai contenuti ulteriori, che spiegano un dettaglio o una iconografia, suggeriscono una curiosità o un collegamento, rivelano informazioni in un modo interattivo e – speriamo – coinvolgente.
In questo modo, la riproduzione dell’opera d’arte diventa la soglia d’accesso ai contenuti ad essa collegati, l’interfaccia di un oggetto digitale denso e articolato.
Questa tecnica di organizzazione dei dati a partire dall’immagine a cui si riferiscono è in uso dagli anni ’90 del ‘900, quando musei, editori, designer, insegnanti hanno trasferito nella dimensione digitale la tradizione della così detta “arte annotata” (annotated art), che molti storici e storiche dell’arte hanno usato nelle loro lezioni e conferenze.
Computer e altri strumenti digitali consentono di interagire, di avere un feedback e anche di intervenire in questo processo esplorativo dell’immagine.
Le applicazioni attuali sono tante: la comunicazione museale ed editoriale, l’edutainment, cioè l’istruzione interattiva basata sugli aspetti formativi del gioco e dell’intrattenimento; l’educazione a distanza, in cui l’immagine densa si pone come un learning-object, costruito intorno all’immagine stessa; il restauro virtuale; la ricerca sull’interfaccia; e anche la sperimentazione artistica.
Esplorate dunque le immagini dense presenti in questa sezione nelle varie Unità didattiche. Chi vuole, può progettarne di proprie, limitandosi a scriverne la sceneggiatura o anche realizzandole con software come Draw Attention o genial.li