In rete si possono trovare molti modi diversi per raccontare le opere d’arte. Vi proponiamo tre format che ci sono piaciuti, perchè interattivi, ben scritti e di facile utilizzo. Sono stati realizzati e condivisi da un giornale, un database culturale e da una casa di produzione cinematografica. Eccoli di seguito:
- Dürer ‘da vicino’ sul New York Times
Jason Farago, critico del New York Times, ha collaborato al progetto Close Read, “a digital initiative that elaborates the meaning of a single work of art, detail by detail”, si legge sulla pagina internet del quotidiano. Ha realizzato diverse letture guidate di opere d’arte con un software estremamente fluido e intuitivo, che potete vedere sul sito della testata (attenzione: numero di accessi gratuiti limitati). Tra questi segnaliamo la pagina dedicata all’autoritratto di Dürer, dove veniamo guidati passo passo – ma sempre liberi nella navigazione – all’esplorazione del dipinto, tra informazioni biografiche e tecniche, letture stilistiche e curiosità.
Il progetto è stato segnalato sui social da Lev Manovich e presto il link è rimbalzato di account in account. Sarebbe interessante conoscere anche il software che è stato utilizzato.
2. Delacroix (e altri) su Sam Network
Sam Network è un database di video per la cultura. La piattaforma, creata da Karim Amellal e Maxime Marzin nel 2010, è divisa in canali tematici che raccolgono contributi in francese e in inglese. Le arti hanno in catalogo circa 200 contributi, tra cui vi proponiamo La libertà che guida il popolo di Delacroix: convince la maschera di navigazione del video, che permette di controllare l’avanzamento e divide i minutaggi in paragrafi titolati. Nelle interviste, per esempio questa a George Steiner, sono inseriti approfondimenti multimediali esterni. Fra i migliori software secondo noi per una fruizione video scalabile, esplorabile a più livelli e facilmente navigabile.
3. Il giardino delle delizie di Bosch diventa un’avventura interattiva online
Una vera delizia, come il titolo del dipinto di Bosch, che viene qui esplorato in un documentario interattivo navigabile grazie a un’interfaccia web ricca di risorse audio, video, sonore, iconografiche. Il progetto è parte di un trittico di documentari su Hieronymus Bosch, che vede anche un film e un documentario esplorabile in realtà virtuale (Hieronymus Bosch, the Eyes of the Owl). Il tutto è realizzato dalla Pieter van Huystee Film & TV.
MSB